20.1.12

Nunmereggaeppiù



Mi mancano le tue parole. Le parole che restano strozzate in gola. Che si avvoltolano su se stesse e rimangono impigliate. Nodi da sciogliere che diventano sempre più stretti. Anaconde accartocciate che stringono e stringono ogni cosa tra le proprie spire.

Quattro anni sono lunghi da lasciar passare. Ora che sono ormai alle mie spalle manca un ultimo filo sottile ma resistente che io sola posso tagliare. Il mio incedere è ancora bloccato. Il mio bozzolo è sempre asfittico. La terra è cambiata, ma se non viene dissodata difficilmente darà buoni frutti.

Polvere e vecchie scartoffie sono ancora lì. Soltanto due giorni fa ho trovato la forza di metterci mano. Di rimuovere la prima e selezionare tra le seconde. Gettare via senza rimpianti timide prove del tempo trascorso. Tutta una vita in otto metri quadri. Non è facile farci i conti. Ciò che è fuori è anche dentro. Mettere ordine nel Caos, quando non è fonte di creatività, ma impedimento.

Energia intrappolata. Rabbia retroversoflessa. Per ironizzare su un termine medico che un giorno di tanto tempo fa mi fu appioppato senza spiegazioni. Chissà che diavolo significa. In concreto ancora non l'ho capito.

Sangue fresco. Trascurarsi per prendersi cura di qualcun altro. Incredibile ma vero. Sono (stata) capace di farlo.

Giorni fa ho letto che altri che avevano intrapreso - e continuano tuttora - il mio stesso cammino, quello che ho interrotto, non sono stati pagati e sono entrati in causa. Io, a ripensarci, sono stata fin troppo fortunata. L'ho capito ex post. Due sole volte venni 'invitata' al banchetto. Per merito, e questo mi rende orgogliosa. Ma almeno sono stata pagata per il mio, pur breve, lavoro. Tutto sommato il fatto che non mi abbiano più chiamato, col senno di poi, si è rivelato un bene. Quanta amarezza. Talento buttato nel cesso. Guerre intestine, ma in fondo queste ultime notizie mi ricordano ancora una volta che non è stata (tutta) colpa mia.

Mi mancano le tue parole, in questo silenzio che sembra essere ormai diventato una costante.
Cosa è cambiato? Cosa NON è cambiato?

Mi mancano le tue parole. Mi mancano davvero.


YUKI, AKA PRISMA

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SOUNDTRACK: Simple Minds - Shake Off The Ghosts

1 commento:

Prisma ha detto...

...perché io, a questo sodalizio di parole, suoni e pixel, ci credo ancora.