5.11.11

(F)Orte




Sento (F)Orte, in me, l'esigenza di trarre vigore da una (S)Orte che tanto ha fatto per risollevarmi da una (M)Orte. Gli obiettivi realizzati si susseguono, primo fra tutti la (ri)apertura delle (P)Orte che per lungo tempo hanno segregato le mie emozioni. Non avrei mai immaginato che questa sarebbe diventata, un giorno, la mia casa. Il punto di (ri)partenza. La mia Destin-Azione.

Oggi ho camminato di nuovo per le tue strade e forse, per la prima volta, non mi sono sentita estranea. Familiarizzavo, palmo a palmo, con le tue antiche soglie, con i vicoli stretti e le piazze accoglienti, i comignoli accesi e gli alberi maestosi, gli archi illuminati da togliere il fiato e il tufo su cui ti adagi da secoli e secoli, affascinando.

Più volte ho immaginato stagliarsi accanto a me la tua figura, seduta sull'altalena affianco in quel parco vietato ai cani, dove i bambini sembrano i benvenuti anche se non ve n'era l'ombra. Ho immaginato il tuo profilo e le nostre chiacchiere leggere a scalfire le nostre paure e l'ansia del contatto. Mi sono immaginata di nuovo sedicenne, con molte meno fisime e più faccia tosta. La tua presenza in quel luogo era palese, poco prima delle cinque.

Ho immaginato che prendessi quel treno e mi venissi incontro sorridendo. Eri felice di rivedermi e di scambiare quattro chiacchiere con me, come ai vecchi tempi. E le ore passavano lievi, e la luce di colpo è calata senza che ce ne rendessimo conto.

Non so dirti perché, ma quel parco parlava di te.


YUKI, AKA PRISMA


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Sountrack: La Salita - Bugo

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