24.10.11

Grande




E' una gioia per gli occhi vederti diventare Grande. E' emozionante sentirti amare la musica, come la amo io. Sarebbe meraviglioso poterci incontrare al punto di tangenza fra gusti lontani anni luce e sonorità vicine a entrambi, a dispetto dell'età. Non ho figli, né so se mai ne avrò, ma forse è questo che si prova quando si condivide qualcosa di speciale con la persona più preziosa che abbiamo e ne vediamo gli angoli della bocca sollevarsi verso l'alto e gli occhi illuminarsi, di piacere e felicità! E' l'indicibile stupore di sapere che non potrà esserci distanza fisica capace di separarci e arginare l'emozione che nasce spontanea nell'ascoltare, osservare, godere di qualcosa "insieme", sapendo che, nel preciso momento in cui lo si sta facendo, quegli accordi, quei colori, quelle parole sono il ponte tra due anime che si parlano in silenzio.





YUKI, AKA PRISMA

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Soundtrack: Dear Prudence - Siouxsie & The Banshees


7.10.11

Prosit!



Ieri sono stata a trovare mio padre. Stranamente, a un anno esatto di distanza da quel 6 ottobre 2010, ho provato una serenità calda, avvolgente. Non come i giorni che hanno preceduto questo primo anniversario, in cui questo imminente evento, unito ad altri demoni di portata notevole per la mia piccola anima in evoluzione, mi hanno buttato a terra pesantemente, come da tempo non accadeva.

Tre rose bianche. Una per ciascuno di noi. E' stato questo il nostro modo per salutarti, davanti a quel Mare che tanto amavi e tanto amo anch'io, tua figlia. Esattamente come nel giorno in cui te ne sei andato, ieri il sole era nel pieno del suo bagliore, nonostante il calendario ci ricordi che siamo in autunno. E' stato bello, ieri, abbracciarla davanti a te. So che ci hai messo lo zampino perché tutto filasse liscio e le lacrime, che pure non sono mancate, non avessero un retrogusto amaro, ma il tocco caldo e lieve dell'abbandono e della gioia del ritrovarsi.

Sono rimasta stupita dalle persone che in diverso modo hanno voluto manifestare la loro discreta presenza e il loro affetto. Spesso ci si dimentica che basta davvero poco per sentirsi meno soli e anche quando chiudiamo il guscio attorno a noi c'è sempre chi sa andare oltre.

Oggi mi sono svegliata di nuovo con quella sgradevole sensazione di mancanza, di pretesa insoddisfatta. E allora ho scritto queste righe, per trasformare quella rabbia istintiva, persino puerile, in un mònito costruttivo che mi consenta di non incagliarmi ancora una volta dietro le mie insicurezze:

Bicchieremezzopienobicchiereme​zzopienobicchieremezzopienobic​chieremezzopieno... a che pro crucciarsi per quel mezzo vuoto, se l'altro mezzo è vino di primissima qualità? Anzi, peggio ancora... a forza di perder tempo ad aspettare che si riempia quel mezzo vuoto (che poi chi ci dice che vada davvero riempito) con un liquido qualunque, forse è meglio gustarsi subito quel vino pregiato, prima che diventi aceto! CARPE DIEM!!!

A volte per tornare sereni è necessario tornare presenti a se stessi. Ed esattamente nel momento in cui lo scrivo, mi ritorna in mente il vero significato della parola presente, con tutto quel che ne consegue. Non sono un peso per me stessa, ma un regalo. A guardare indietro troppe volte ho sbagliato rinunciando a credere alla verità del mio istinto. D'ora in avanti spero di riuscire a seguirlo con fiducia. Lui sa - lo ha sempre saputo - cosa è più giusto per me.


YUKI, AKA PRISMA

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Immagine: foto scattata il 6 ottobre 2011 sul litorale romano
Soundtrack: From A Shell - Lisa Germano

And the earth spins round while the people fall down
And the world stands still not a sound (not a sound)

There is love
There is love
To be found
In the worst way
In the worst way
In the worst way

It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
I wish i was
It's the buzz
It's the buzz
It's the most fuzz

From a little shell at the bottom of the sea
With the earth and the moon and the sun above
But the world fell down with some people still around

There is love
There is love
To be found
With the gods all gone and the souls making sound
In the worst way
In the worst way
In the worst way

It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
I wish i was
It's the buzz
It's the buzz
It's the most fuzz

From a little shell at the bottom of the sea
With the earth and the moon and sun around me

There is love
There is love
There is love

It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
I wish i was
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz


5.10.11

Pertenecer



Appartenenza. E' forse questa la parola che meglio spiega quella sgradevole sensazione di non sentirsi mai davvero parte del mondo. E' forse in suo nome che molti abdicano alla propria vera essenza e indossano abiti più o meno metaforici per costruirsi una qualunque identità che a loro in fondo manca.

Ti guardo. Vedo il tuo sorriso quando sei con loro, il gruppo dei tuoi pari, e mi chiedo come mai, quando sei con me, io quel sorriso non te l'ho mai visto. Mi chiedo perché - e me lo sono domandato per anni - nonostante questo io sia ancora presente nella tua vita. Sono solo il senso di colpa e la tua generosità che ti spingono a restare, anche se preferisci di gran lunga la compagnia altrui? Ti guardo ancora e sento che la risposta è sempre stata là, davanti ai miei occhi. Siamo semplicemente due esseri troppo diversi ed è una diversità del tipo che non arricchisce ma separa. Non c'è molto da aggiungere. Soltanto che non vorrei più essere la persona che si cerca solo per condividere i momenti bui della vita. Anche io so divertirmi. Ridere. Giocare. Anche se spesso mi dimentico come si fa.

Sono contenta di sapere che hai trovato il tuo posto nel mondo. E nuovi amici che ti fanno essere felice. Vorrei soltanto riuscire a costruire il mio di mondo, adesso. E non sentirmi mai più così avulsa da tutto. Desidero 'far parte' anch'io. Riscoprire quella positività che tanti anni fa un bambino speciale ha percepito in me, ritrovare quel benessere che si prova solo poche volte nella vita: la sensazione di essere accolti in modo incondizionato, di sentirsi alla pari in mezzo ad altri esseri umani. Un'interazione libera, di persone che si scelgono, a prescindere dalla ferite che si portano dentro. Anzi, forse, proprio in virtù di queste.

Perché è così difficile?


YUKI, AKA PRISMA

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Soundtrack: Somewhere I Belong - Linkin Park


4.10.11

Di Silenzi, E Goffe Timidezze




C'è stato un tempo in cui ho tenuto la tua piccola mano, un tempo in cui mi guardavi dritto negli occhi, un tempo in cui avresti voluto che il 'mio tempo' coincidesse col tuo. C'è stato un tempo in cui ti aggrappavi stretto a me, un tempo in cui sei riuscito a ricordarmi che qualcosa di buono c'era rimasto ancora, dopo tutto.

Non è retorica se dico che un bambino è in grado di vedere parti di noi che avevamo dimenticato, o non sapevamo nemmeno di possedere. E' il 'mistero' di una comunicazione che non conosce ancora quegli odiosi filtri che si frappongono fra le persone da adulti. E' un linguaggio che arriva diretto, senza insinuare, scevro di preconcetti e falsità. E no, non sto dicendo affatto che i bambini sono esseri puri e senza cattiveria. Se devono dirti o farti qualcosa di spiacevole lo fanno senza indugio ed è uno schiaffo senza (spesso) possibilità di replica. Non conoscono mezze misure né compromessi. O gli vai a genio o ti massacrano, di dispetti o indifferenza.

Ed io, che oggi anagraficamente ho un'età che non collima poi molto con questa essenza variegata che si va continuamente (tras)formando, sento fortissima la tua mancanza. Non torneranno più quegli attimi di gioia inaspettata, quell'Amore spontaneo che sfuma con l'età, quell'età che accresce le distanze e le muta in piattaforme disperse di silenzi e goffe timidezze.


YUKI, AKA PRISMA

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Soundtrack: Le Onde - Ludovico Einaudi
(A Te. Che, come me, ami il Mare...)