31.3.08

Pèr(dono)




Pèrdono di significato le parole,
Il vuoto intorno e la nebbia dentro,
Sciogli il dolore in rivoli lenti.

Raccogli forze da un serbatoio vuoto.
Ingoi rospi e sputi sentenze.

Giudice impietoso,
per te non conosci clemenza.

Certi pensieri sono al limite della demenza.

Senescenza,
con lei si dice arrivi pure la saggezza,
ma non sai che fartene senza la tua dolcezza.

A lungo hai difeso la roccaforte del tuo dolore
costruendo barriere invisibili agli altri,
sin troppo evidenti per la tua anima in gabbia.

Taci. Invochi il tuo stesso silenzio.
Vano sforzo di trattenere il tappo.

A te non resta che bagnarti del nettare dolceamaro
e concederti il perdóno.

L'unico dono che tu possa davvero fare a te stessa.


You just had a heavy session of elettroshock therapy

And you’re more relaxed than you’ve been in weeks.

All those childhood traumas magically wiped away,

along with most of your personality...


Soundtrack: e 3! Ormai è inutile che ve lo dica... Mi è presa la fissa! :D

29.3.08

A Fucking Broken Record...




Esausta, gli occhi doloranti per la stanchezza e anche qualcosa d'altro, non riesco a decidermi... Andare a dormire è un premio che non sento di meritare in questo momento. Mi capita spesso ultimamente. Prolungherei volentieri il giorno, come se questo bastasse da solo a renderlo più produttivo.
Sono arcistufa di cercare risposte che non arriveranno mai, finchè la mia felicità continuerà a dipendere morbosamente e spasmodicamente da un segnale esterno.
Come sono acuta... Mi psicanalizzo persino da sola. Peccato che poi il raziocinio decida sul più bello di andare a farsi benedire, lasciandomi di nuovo sola con le mie paranoie...

Le mie viscere doloranti si contorcono violente... La nave imbarca acqua!, continuano a gridare. Ma io non le ascolto. Sono troppo presa dai miei desideri. Dai miei sensi di colpa. Da una smania che non so placare. E che mi sforzo di non voler smettere di assecondare.
Ne sono fiera. Ma al contempo esausta. Ho raggiunto il breakdown point, o come cazzo si chiama. Torre di controllo aiuto, sto finendo l'aria dentro il serbatoio... Ma questa è un'altra storia...

Quasi mi fa schifo questo ripetermi di continuo. Un disco rotto, la puntina che si inceppa sempre nello stesso punto, la mia voce che gracchia e che diventa l'eco patetica di se stessa. Eppure non conosco la vergogna e vomito veleno, per ritrovare la purezza. Quella purezza che aveva visto bene chi un giorno mi disse: "Hai la faccia innocente...".
Anzi, già che ci sono, ne approfitto per rivolgergli un accorato appello: se per caso sai dove si sia andata a cacciare quell'incosciente, riportamela per favore. Non so proprio più dove cercarla. Ehm, no, non è prevista la ricompensa. Purtroppo insieme all'innocenza è scappata pure la pecunia... Due piccioni con una fuga, ehm, fava.

Dopo questa, direi che posso anche andare a dormire... 'Notte!


Soundtrack: Dark Matter - Porcupine Tree (e si fa il bis! 'sto pezzo mi piace troppo...)

22.3.08

(E)Stremo




Riprendo fiato, dopo una giornata senza sosta.
Mi muovo da ferma eppure mi sembra di aver corso le mille miglia a piedi.
Ma sono sempre ferma nello stesso punto. Scalpitante. Ansiosa e ansiogena.

Avrei bisogno di un ansiolitico, di un calmante, un palliativo.
Di un paese diverso.

A volte vorrei essere nata con una dispensa elvetica senza fondo... Potrei coltivare le mie passioni e i miei "talenti" a tempo pieno, senza sensi di colpa. Senza sentirmi da buttare via.

Il lavoro nobilita l'uomo. Ma chi l'ha inventata 'sta cazzata?

Lo so io cos'è che mi nobilita, e non è certo questo non lavoro, che ormai non svolge nemmeno la sua funzione più ovvia. Perchè tanto una casa non me la potrò mai comprare, e neanche potrei fare un secondo lavoro per provarci, come fece al tempo mio padre...
Il lavoro principale già ti toglie 2/3 abbondanti della giornata, compreso il tragitto casa-lavoro. Già è un miracolo se riesco a mangiare, bere, dormire e a fare qualcosa che sia soltanto per me e non rientri meramente nelle funzioni biologiche primarie.

Non parliamo poi delle aspirazioni/illusioni/ambizioni frustrate... Un titolo di studio che non vale neanche un quarto del tempo, dei soldi e dell'energia spesi per ottenerlo. Dice, va bè, che te frega. Ti sei fatta una cultura. Certo, se lo sapevo prima evitavo tutta 'sta fatica. E avrei già accantonato un bel gruzzoletto, se fossi andata subito a lavorare sul serio.

Poi, tanto, se avessi fatto il contrario di quello che ho fatto, non me lo sarei mai perdonato. E avrei finito per chiedermi se la mia vita non sarebbe stata migliore se quel benedetto pezzo di carta invece l'avessi preso.

Non c'è soluzione. E allora? Allora nisba. Allora attaccati al tram. Anzi, corrigli dietro, che così fai pure un po' di palestra aggràtise.

Sì. Oggi l'ho detto: sono una fallita. Quanto sono stronza.
Super esigente, perfezionista, stakanovista dei miei coglioni. E per cosa poi? Per un bel cazzo di niente.

Che poi lo so che non è vero, ma almeno fatemi sfogare. E perdonatemi, se potete.
Ma ho tanta di quella rabbia in corpo, che a volte finisco per convincermi che morirò presto. Prima o poi un embolo mi si porterà via.
E non vi grattate. Lo faccio già abbondantemente io.
Ah, quanto non mi sopporto certi giorni. Sono tutt'altro che poetica... Meglio girarmi alla larga, quando mi prende così. E mi prende praticamente 23 ore e mezzo su 24... Vi ho detto tutto.

Bè, se dopo tutto questo tornerete a leggermi, siete i miei eroi!

E adesso che cazzo mi piango! Fanculo!


Soundtrack: Dark Matter - Porcupine Tree

Inside the vehicle the cold is extreme Smoke in my throat kicks me out of my dream I try to relax but its warmer outside I fail to connect, it's a tragic divide This has become a full time career To die young would take only 21 years Gun down a school or blow up a car The media circus will make you a star Dark matter flowing out on to a tape Is only as loud as the silence it breaks Most things decay in a matter of days The product is sold the memory fades Crushed like a rose In the river flow I am I know


(Steven Wilson)

P.S. Amo quest'uomo... Fragile e forte. Timido e passionale. Pieno di paura e coraggio. Una contraddizione in termini. Come me. E questo brano ci sta da Dio, anche se mi fa venire le lacrime agli occhi, accidenti a lui...

free music

19.3.08

(Ri)Specchio




Specchio riflesso,
come da bambina...
E sono dall'altra parte.

Uniti in un infinito amplesso,
il ricordo e la speranza
partoriscono rimpianti.

Ingannevoli fotogrammi
rimontati ad arte.

Il risveglio è più duro
per chi ha dormito senza coperta...

Veloce ruzzolo giù dalla collina
e ricostruisco castelli inconsistenti.

Rabbiosa,
digrigno i denti
e me la prendo con me stessa:

certe fantasie non sanno fare i conti con il tempo.


free music


Soundtrack: Fascination Street - The Cure

17.3.08

Vivida




La mia stanza al rientro è un deposito sconosciuto.
Al mondo. E a volte persino a me.

Il caos investe i miei piedi scattosi, infastidisce le mie mani ancora frenetiche.
Ma non mi importa.
Neanche accendo la luce, e nemmeno mi spoglio.

Prima, la radio.

Invisibili agli occhi, le onde sonore ripopolano la mia atmosfera...
Subliminali mi colpiscono di nuovo, a tradimento, manipolando la mia energia vitale...
È un miracolo che continua a sorprendermi, e mi chiedo come possa la Musica, sola, riuscire in quest'impresa.

La finestra ancora aperta mi presenta alla sera.
Naso all'insù, fisso una luna bambina,
che
cocciuta continua a rinascere
dopo le fatiche di un giorno senza luce.


Chiudo gli occhi, ma l'alchimia non si ripete...
Vivida nella mente, una gioia spontanea, speciale.
Umida e silenziosa...

Era il 29 febbraio, il mio primo concerto dei Cure, e questa la loro canzone di apertura.

Il cielo mi abbraccia in un sol colpo.
Sono viva.


free music



Soundtrack: Plainsong - The Cure

16.3.08

Orgasmo adrenalinico




Soundtrack: The Ocean - Led Zeppelin


Instabile




Pensieri impertinenti fluttuano sopra la testa e si nascondono tra i capelli.
Il corpo si fa leggero e le membra disarticolate, per certe domande che trovano risposta prima ancora di essere formulate, se non nel silenzio asfittico della propria mente.

Non mente. Non sa mentire, quest'anima mia tanto più saggia di me.
E mi parla di cose che non posso capire, se non con la sola forza del mio istinto più ancestrale.

Sono pronta?
Forse. Ma non in questa vita...

free music


Soundtrack: Lilac Wine - Jeff Buckley

14.3.08

Rosso Come La Pioggia




La pioggia è rossa su Marte. L'aria è rarefatta.

Una scarica di pensieri positivi penetra la pelle e porta in dono parole preziose.
Le prendo tra le mani e le porto alla bocca per suggellare un patto di resurrezione.

Si può uscire puliti dal fango e stringere una mano amica senza sporcarla.
Un filtro che separa può diventare cristallino, se hai il coraggio di guardarlo con occhi nuovi.

Una nuvola di meno all'orizzonte e una scala ad indicarmi la via, oltre i cumuli grigi, là, dove l'orizzonte confonde cielo e mare.

Hai avuto il coraggio di tuffarti, adesso nuota.

E togliti quei dannati braccioli...

Puoi farcela da sola.

(Post scritto il 7/3/2008)

free music


Soundtrack: Red Rain - Peter Gabriel

11.3.08

Shhh! Non Ditelo A Nessuno...




Ok. Lo so. Non è da me svelare segreti. Però non voglio fare la guastafeste... E allora... - che te pòssino Gianluca! - me tocca...

Sì, avete capito bene... Eccolo là... il famigerato Meme dei sette segreti.

Siòri e siòre, si parte...

1) Non l'ho mai detto a nessuno... Odio i memi. A parte il Thinking Blogger Award di cui la cara Daniela mi ha insignito e di cui vado fiera - taci, dannata autostima! È colpa tua, ché ogni tanto te ne vai per prati e allora urgono soccorsi esterni -, dicevo a parte la targhetta di cui sopra, mi rompono da morire le catene... Però magari, chissà, finisce che smema de qua, smema de là, ci prendo pure gusto.

2) All'asilo ero il terrore di tutti i maschietti! Abituata a fare la lotta con mio padre, volevo fare lo stesso anche con loro... E quando la mattina arrivavo a scuola, si davano alla fuga! Altro che barbie!

3) Alle medie ricordo che un giorno, sulla via di casa, vengo fermata da un ragazzino della mia scuola che mi dice che il suo amico - mio compagno di classe - aveva detto che ero bella e che mi voleva parlare... Niente di strano, senonché all'epoca non ero proprio una sirenetta... Anzi... Ed ero abituata a ben altro tipo di commenti sulla mia persona. Sicchè, per farvela breve, lo mandai al diavolo, convinta che mi stesse prendendo per i fondelli! Poverino, invece mi sa che era vero... Che vergogna!

4) Le persone che non mi conoscono a volte pensano che io me la tiri... In realtà sono piuttosto timida e ho bisogno di tempo per aprirmi con le persone... Ricordo che un giorno, andavo alle superiori, sono passata davanti a un meccanico della zona, piuttosto piacione ( traduco per i non romani: piuttosto provolone. Vi ho chiarito le idee, èh? :) ) . Ebbene, dato che mi vergognavo da morire a passare di là ma non volevo fare il giro lungo, mi sono fatta coraggio e sono passata a grandi falcate, a testa alta, senza degnarlo di uno sguardo e mi sono sentita dire testuali parole: "Carina, ma se la tira un po' troppo". No comment!

5) Oltre a essere timida, sono anche piuttosto miope. Nonostante gli occhiali, non è che ci veda proprio benissimo... Non so quante figuracce avrò rimediato nella mia vita per questo... Quante persone che non ho salutato, non perchè non volessi, ma perchè o non le ho viste, o non le ho riconosciute... Una mia amica continua a sfottermi per questo :) Lei vede tutti persino a un chilometro, io sembra che dorma da piedi! O forse è perchè ho sempre la testa fra le nuvole?

6) Oltre a non aver mai fumato una sigaretta, non ho mai fumato neanche una canna! Non ho neanche mai provato a fare un tiro... Non per moralismo o salutismo, è che sinceramente non me ne può fregare di meno e non mi attira neanche un po'. In compenso adoro il luppolo... Un amore sbocciato di recente e approfondito dai miei recenti viaggi in terra germanica... Se avessi spazio a casa, conserverei tutte le bottigliette vuote delle birre strane che mi sono scolata in vacanza...

7) Avrei sempre voluto suonare in una band. Nonostante abbia provato a strimpellare il piano tanti anni orsono, non avrei voluto fare la tastierista... Troppo defilata. Mi sarebbe piaciuto essere una front-girl di quelle cazzutissime che tengono il palco con una carica animalesca e una voce da brivido... Contraddittorio? No, è che la musica libera i miei istinti più profondi e riesce a farmi superare persino la timidezza...

Bene, agg' fernut' o meme... Ma non lo passo a nessuno. Tiè.


Soundtrack: It's Oh So Quiet - Bjork

10.3.08

Scrosciare e Bagnare...



Dietro una nuvola umida e grigia
ho scorto il tuo profilo...

Ti ho visto,
accanto alla finestra,
in cerca di un'ispirazione...

Una nuova giornata,
una nuova settimana,
l'ennesima ricerca di un senso a questa vita.

Il fresco frizzante mattutino
ti solletica i piedi,
ti scuote appena.

Rimpiangi già il calore rassicurante di un semplice giaciglio
che conteneva pochi minuti or sono i tuoi sogni stranianti.

Punti il naso al soffitto
e catturi le particelle di ossigeno in entrata...

Il tuo istinto non sta zitto,
prepotente si ostina a ripetere che sarà una bella giornata.

Quando piove,
non puoi fare a meno di pensare,
il mare è ancora più bello...

Lasci che la pioggia lo colori di tonalità più intime,
consapevole che solo pochi temerari
avranno ancora voglia di sfidare le gelide correnti per scoprirle.

Tutti gli altri, li lasci volentieri a riva...


Soundtrack: King Of Pain - The Police

5.3.08

Cerco Un Cerchio




Incalzante, sincopatico, il cuore non si ferma.

Liquide le mani, più non sentono...
Muta la mia bocca, senza più parole...
Bruciano gli occhi, per il troppo guardare...

Denso e fumoso il velo di Maya che si ostinano a sfidare.

Inodori, le gocce che ripristinano di nascosto interruttori sconnessi...

Solo le orecchie, uniche sopravvisute al naufragio, continuano a captare.
Avvolgenti e calde note che stimolano tasti già dolenti e sanno rigenerare...

Manca.

C'è tutto.

Eppure manca...

Manca l'aria, manca un senso, manchi tu, che forse non sei mai esistito.

Finisce il canto di Sirena e mi ritrovo con sempre più astinenza.

Ancora e ancora.

Non voglio fermare questa marea che schiaffeggia e carezza, schiaffeggia e carezza, schiaffeggia e carezza...

Forza, alzati e combatti ancora.
Non sei fatta per inutili consolazioni, falsi miraggi e vuoti giri di parole.
Se devi dire una cosa, dilla tutta.
Le mezze misure non bastano più.

Cerca il nuovo, coccolalo e fallo crescere.
Rialzati, una buona volta.
Compiangersi è roba da ragazzine acneiche in balia degli sbalzi ormonali.

Manca.
Non so spiegare cosa.
Eppure manca.

I suoi occhi cerulei, la voce melliflua e la mano infida tesa a suggellare uno scaricamento di coscienza, ti hanno ferito più delle ripetute attese che ogni volta rinnovano un dolore vecchio e stantio che continua a infettare una piaga mai guarita.

La sua nonchalance di fronte alle responsabilità interamente scaricate sulle tue spalle sono state il colpo di grazia di una giornata nata storta.

Cammini sola, per le strade del tuo quartiere e lo senti incombere come un'ombra dietro di te, sulle tue spalle.

Ti sovrasta, senza pietà.

Te ne freghi. Rialzi la testa. Cammini a tempo.
Guardi con sprezzo una Mercedes che non rispetta lo stop e quasi ti investe.

La sfidi.
O te o IO.

Scrolli la testa.
I capelli completamente sfibrati da un inverno sterile ti infastidiscono.
Li vorresti morbidi, profumati di un balsamo nuovo, che sa di rinascita.

Vorresti lasciare andare questo peso che ti porti dentro. Ma non è ancora tempo.

Lei è ancora lì... E tu non puoi farci niente.

Criptica, come sei sempre stata, lanci messaggi in codice che non verranno mai capiti.

Ma che importa?

Potrai almeno liberarti del veleno che rischia di deteriorare ciò che di buono ti resta.
Buono, sì. Come tuo padre.
Come sai di voler essere. Sempre e comunque.
Tranne che con i vermi.
Quelli li schiacceresti volentieri con il tacco dei tuoi anfibi neri...
E chissenestrafrega se non sono femminili...

Abbràcciati, come in un cerchio.
E non lasciarti più scappare...


Soundtrack: Protection - Massive Attack

2.3.08

Labirintiche Ossessioni




Brividi lungo la schiena, spalle al muro, alzo le mani in segno di resa. Trattengo il respiro.

Inaspettato, parte il colpo. Veloce. A tradimento.
Stendo il dèmone con un destro dritto in faccia.
Un tonfo. Poi il buio.

Puntini luminosi roteano vorticosamente intorno alle mie palbebre socchiuse. Schegge di luce impazzite e multicolori si conficcano nel derma come spilli infuocati.

Elettroshock emozionale.

Riapro gli occhi e sono distesa sulla superficie di un lago ghiacciato. Buio intorno.
Solo la luce della luna filtra tra i rami secchi del giardino d'inverno. Rischiara i contorni e confonde le ombre.

Ho fame. E niente da mangiare.

La tensione mi sfida a duello. Non ho più forze.
L'oblio si fa attendere, ma sono io che lo respingo.
Se devo morire, voglio morire cosciente.
Non deve sfuggirmi niente. Neanche un particolare.

Trattengo la vita per i capelli. Lei continua a gridare, ma io non la sento. Ho scelto personalmente la colonna sonora dei miei incubi.
Dj per una notte. La mia.

E allora voglio ballare fino a sfinirmi e cadere a terra esausta. Spompare il cuore fino all'ultimo battito, fino all'ultimo giro di basso, fino all'ultimo colpo sul rullante.
La testa libera di roteare i capelli in aria, le gambe scosse da un tremito, incapaci di stare ferme.

Gli occhi chiusi, sento le note arrampicarsi lungo la mia schiena. Posso quasi toccarle.

La pelle brucia. Calore avvolgente.
Il tuo sguardo su di me.

Ballo più forte, con ancora più foga, come se il movimento irrazionale del mio corpo potesse trascinare anche te nel vortice.

Mi guardi ballare, da lontano. L'hai già fatto altre volte.
Lo sento. Lo senti.
Energia che fluisce e rifluisce, ansiosa, incessante, pulsante di vita.

E allora ballerò ancora, fino alla fine dei tempi. Non potrai resistere a lungo.

Sogni d'oro, dèmone. Stanotte ho vinto io.


Soundtrack: Lullaby - The Cure